Il tragico errore di Mattarella!

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Anche se nelle sue prerogative (art 92 della costituzione é rafforzato dai precedenti Pertini/Cossiga su Darida,  Scalfaro/Berlusconi su Previti, Ciampi/Berlusconi su Maroni e Napolitano/Renzi su Gratteri) Mattarella ha commesso un errore politico a non far partire il governo Conte. Non credo che le sue perplessità fossero solo su Savona ma anche sulla persona di Conte che in base all’art 95 é responsabile della politica generale del governo e invece sarebbe stato una specie di passacarte del duo Salvini/DI Maio. In un governo con un presidente senza autorità e per di più non esperto in economia, Savona avrebbe avuto vita facile a dettare la sua linea. Forzando la mano peró porterà il paese al voto in un clima teso che non porta nulla di buono.

Mattarella si é opposto a Savona perché la sua nomina avrebbe dato ai mercati  un messaggio di paura in quanto il ministro scelto girava fino alla settimana scorsa con slide su come uscire dall’Euro da un giorno all’altro (il famoso piano B che attuava un abbandono dell’area Euro senza nemmeno il voto del parlamento). Le motivazioni di Mattarella sono essenzialmente due: 1) La nomina di Savona avrebbe mandato un messaggio ai mercati che avrebbero portato ad un aumento dei tassi d’interesse mettendo a rischio i bilanci statali e delle famiglie in quanto l’Italia con un tale ministro puó uscire dall’Euro da un momento all’altro 2) Problema democratico in quanto non si puó uscire dall’Euro senza un dibattito e senza averne discusso in campagna elettorale (sua paura di un’uscita all’improvviso paventata da Savona).

In entrambi i casi Mattarella sbaglia per me e avrà il risultato di peggiorare la posizione del paese economicamente e da un punto di vista democratico. La sua scelta porterà comunque a tensione sui mercati e porterà il paese alle prossime elezioni in una specie di referendum sull’euro dato che lui ha rafforzato cosi un messaggio: Lega e M5S sono anti Euro. Se fossi un investitore o avessi interessi in Italia (quote in aziende, risparmi, titolare di titoli di Stato) prenderei una posizione cauta vendendo e sganciandosi dal paese prima che sia troppo tardi fino a quando le cose tornino al meglio. I nostri mesi prima delle elezioni saranno un calvario sui mercati con un governo in carica solo per gli affari correnti. I tassi sul nostro debito saliranno e sarà più difficile per le aziende finanziare la crescita (addio nuovi posti di lavoro), chi ha i mutui pagherà di più (addio aumento dei consumi) e lo stato spenderà maggiori somme per pagare gli interessi (soldi che potevano servire per qualcosa di più utile invece che pagare grossi gruppi finanziari). Se a questo aggiungiamo che la BCE terminerà il programma di Quantitative Easing a Settembre, le cose non si mettono bene. Anche se i mercati puniscono l’Italia per l’incertezza generata da forze anti Euro, per Salvini sarà facile dare la colpa al Presidente della Repubblica.

Il problema non è solo economico ma anche politico e democratico. Lega e M5S cavalcheranno (in parte anche a ragione) l’idea di un voto tradito (anche se non erano alleati durante le scorse elezioni). Una democrazia dove le istituzioni sono deboli, dominati da partiti antisistema che basano il loro consenso sulla rabbia, senza un minimo di regole condivise (legge elettorale in primis) si rischia di brutto.  Al centro del voto ci sarà l’Europa e metteranno di mezza la Germania e tutto quello che serve per far ribollire il sangue nelle vene. Le posizioni sull’Euro si radicalizzeranno su due poli, pro o contro Euro senza dare nessuno spazio a posizioni intermedie che mirano a modificare la regole della moneta unica, la BCE o a rafforzare l’unione politica o fiscale. Inoltre avrà un procedimento a cascata all’interno delle due forze politiche rafforzando chi ha posizioni anti Euro, creando le condizioni per la classica previsione che si autoadempia.

Mattarella ha fornito un grossolano aiuto a Salvini che probabilmente otterrà il suo obbiettivo: andare al voto in un clima rovente che lo avvantaggia. Di Maio dall’altra parte si é fatto raggirare e forse ha capito dopo il trappolone in cui si è cascato. Per settimane ci avevano detto che le poltrone e i nomi non contavano ma quello che gli premeva era di portare il contratto al governo. Invece si sono impuntati proprio sul nome, un nome lontano anni luce dall’idea del politico grillino. Un nome figlio dell’establishment che ha lavorato in aziende a cui il M5S si è sempre opposto (Unicredit e Impregilo) senza parlare dei suoi guai giudiziari. Invece hanno sostenuto Salvini, che alla luce dei sondaggi, pensa di arrivare al governo da solo e tanti saluti ai veti di Di Maio o Mattarella. Salvini sapeva che Savona era irricevibile da parte di Mattarella e usa il suo nome per andare al voto senza prendersi la colpa di aver rotto.  Inoltre andrebbe al voto portando un M5S compromesso agli occhi degli elettori progressisti del M5S che non hanno visto di buon occhio il tentativo di formare un governo con la Lega. Stessa Lega che avrá un richiamo molto piú forte nei confronti di quegli elettori del M5S che sono contro l’Euro e l’Europa in generale.

Mattarella doveva ingoiare il rospo e mandare Lega e M5S a governare ma soprattutto obbligarli a fare i conti con le loro promesse fatte. In quanto presidente ha la facoltà di rimandare al parlamento le leggi senza copertura e adottare la politica dei moniti. Sarebbe stata una legislatura di scontro ma almeno avrebbe aperto un dibattito e smascherato le bugie e le illusioni generate da due forze politiche che hanno sempre basato il loro consenso sull’essere anti-establishment, carta che diventa piú difficile da usare una volta arrivati al potere. Mattarella é un intellettuale di altri tempi, sicuro che con la ragione si possa spiegare e convincere tutti su temi materiali come questo ma la realtà é diversa e quello che conta sono le emozioni…cosa che Salvini ha capito benissimo e sa fare molto bene. Cosa che gli riuscirà ancora meglio nelle prossime settimane. Sono sicuro delle buone intenzioni dietro la decisione (sicuramente sofferta) ma il risultato che otterrà rischia di essere catastrofico.

Post Scriptum: Alla luce della formazione del governo Conte, bisogna ammettere che quello che sembrava un errore politico si é trasformato in un successo per Mattarella che ha ottenuto quello che cercava: un governo M5S e Lega senza una evidente rottura anti Euro. Ha chiamato il bluff di Di Maio e Salvini e ha portato la partita a casa. Una partita rischiosa ma vinta dal suo punto di vista.  Chapeau!

 

 

 

 

 

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